Una serie di iniziative ricorda la voce e l'interpretazione uniche della Diva, nel suo Paese d'origine.
Il 16 settembre di quarant’anni fa si spegneva Maria Callas, per molti la più grande cantante del Novecento. La Divina cambiò per sempre il mondo dell’opera. La Grecia, suo Paese di origine, le rende omaggio con mostre e concerti.
“La sua voce ci fa entrare in contatto con l’emozione profonda e senza tempo che suscita questo Paese”, commenta Lydia Koniordou, ministra greca della Cultura.
L’opera nazionale greca ha dedicato al soprano un concerto con le più famose arie da lei interpretate, nell’odeo di Erode Attico ad Atene.
“Non cantava soltanto, ma infondeva un’interpretazione drammatica ai suoi ruoli. Era qualcosa di rivoluzionario nel mondo dell’opera”, afferma il soprano Myrto Papatanasiu.
Il centro culturale Athenaeum organizza a dicembre il quarantesimo Gran Premio operistico intitolato alla Callas. “Universalmente anche oggi, 40 anni dopo la sua morte, Maria Callas continua a essere un artista che ha fissato nuovi confini nel mondo dell’opera”, sostiene la presidentessa dell’organizzazione.