"L'acqua sta finendo". Roma a rischio razionamento

"L'acqua sta finendo". Roma a rischio razionamento
Di Euronews
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Il governatore del Lazio Zingaretti lancia l'allarme. Polemiche e bagarre politica sul suo stop ai prelievi dal lago di Bracciano

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“A Roma l’acqua sta finendo”. Zingaretti denuncia l’emergenza idrica, l’Acea che gestisce le forniture l’atto illegittimo e i cittadini della Capitale rischiano il razionamento per quartieri. Operativo dal prossimo venerdì, lo stop ai prelievi dal Lago di Bracciano ordinato dal governatore del Lazio apre una nuova crisi, nella già calda estate di Virginia Raggi. La Sindaca promette che farà di tutto per evitare ulteriori disagi ai romani e invita a trovare al più presto una soluzione condivisa, ma le parti appaiono al momento ancora molto distanti.

Il Presidente della Regione argomenta il provvedimento con il “rischio catastrofe ambientale” e il progressivo abbassamento del livello dell’acqua nel lago di Bracciano. “È un fenomeno che si registra da mesi – dice Zingaretti -. Ora questo calo del livello dell’acqua ha però raggiunto una proporzione drammatica, pericolosa per lo stesso lago. E quindi abbiamo preso questo provvedimento, obbligati da questo calo e che scatterà fra sette giorni”.

Proprio questo è l’argomento contro cui si scaglia l’Acea, che ai prelievi imputa un abbassamento del livello dell’acqua del lago di Bracciano di 1,5 millimetri al giorno, su una profondità di 164 metri. A parlare di “situazione critica” a Roma è però intanto anche il Ministro dell’ambiente Galletti, che la descrive come “più grave emergenza idrica dell’Italia centrale” e non esclude il ricorso all’arma dello stato d’emergenza.

Con la scure della stretta ai rubinetti pronta ad abbattersi sulla Capitale, per Regione Lazio ed Acea si preannuncia quindi una settimana caldissima e densa di incontri, che potrebbe anche finire con un ricorso contro il provvedimento dello stop ai prelievi. Scenari che infiammano il dibattito politico capitolino, trasformandolo in un tutti contro tutti di accuse incrociate. I Cinque Stelle accusano la Regione di aver sorpassato a destra il Comune, senza aver cercato di coordinarsi. La sindaca Virginia Raggi rivendica il merito, con il suo partito, di aver sollevato già mesi fa il problema del lago di Bracciano e il PD la accusa dal canto suo di “fare melina”, in questo groviglio di tensioni pronte ad esplodere.

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