In India è stata introdotta con una vera e propria campagna pubblicitaria, la nuova tassa unica nazionale sulle merci e i servizi.
L’imposta indiretta entra in vigore da oggi, dopo che il premier Narendra Modi ha simbolicamente premuto un pulsante in pieno parlamento.
Il principale partito di opposizione, il Congresso di Sonia Gandhi, ed altre formazioni politiche, hanno boicottato la cerimonia.
Il governo punta sulla riforma del regime fiscale per mettere fine al complicato sistema di tassazione mista centrale e locale, e uniformare i meccanismi impositivi su scala nazionale, con la speranza di incidere anche sulla crescita del Pil.
Negativa la reazione dei commercianti, che hanno attuato serrate e manifestazioni di protesta contro l’aumento della pressione fiscale: i prodotti saranno gravati da sei classi di imposta tra lo zero e il 28%.
Fino ad oggi il massimo livello di tassazione indiretta era del 23%.
In attesa della nuova imposta, molti indiani hanno pensato di anticipare gli acquisti di beni durevoli, approfittando dei forti sconti proposti dai negozianti, a loro volta interessati a svuotare i magazzini prima dell’entrata in vigore del nuovo regime.