Piazza della Loggia: la Cassazione conferma gli ergastoli

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43 anni dopo la giustizia chiude la vicenda dell'attentato del 1974, emblematico della strategia della tensione

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Strage di Piazza della Loggia a Brescia, finalmente la verità giudiziaria. Quarantatré anni dopo, la Cassazione ha confermato le condanne all’ergastolo per i neofascisti Carlo Maria Maggi (dirigente veneto dell’organizzazione nera Ordine nuovo ) e Maurizio Tramonte (informatore dei servizi segreti, era la cosiddetta ‘fonte tritone’) , accusati per l’attentato avvenuto a Brescia il 28 maggio 1974 in cui morirono 8 persone e altre 102 rimasero ferite.

Il verdetto conferma la sentenza emessa dalla Corte d’assise d’appello di Milano il 22 luglio 2014 nel processo d’appello bis.

Viene respinta la tesi degli avvocati di difesa che puntavano a dimostrare l’inattendibilità dei testimoni, in particolare Carlo Digilio , oggi deceduto.

La strage di Brescia, emblematica dell’inizio della strategia della tensione, è ritenuta uno degli attentati dell’epoca con il più chiaro intento politico in quanto la bomba scoppiò durante una manifestazione antifascista.

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