Solleva l’allarme generale la notizia che Israele intenda ridurre la fornitura di energia elettrica alla Striscia di Gaza.
La paura di una nuova escalation di tensione nei territori si propaga da Gaza alla Comunità internazionale alle organizzazioni umanitarie.
Israele rimpalla la responsabilità della decisione all’Autorità palestinese, che ha deciso di ridurre in modo significativo i pagamenti delle bollette della Striscia .
AVIGDOR LIEBERMAN, ministro della Difesa israeliano: “È la prima volta che c‘è una coscienza generale del fatto che questa crisi non sia voluta da israele, ma a un concfitto interno tra Fatah e Hamas”.
Dal 2007, Hamas controlla la Striscia di Gaza dopo aver espulso l’Autorità palestinese, che non è riuscita a ricomporre la frattura.
Tutti i tentativi di riconciliazione sono falliti al momento, ma l’Autorità continua a pagare il conto di Gaza per la fornitura d’elettricità a Israele.
Se la misura venisse applicata, gli abitanti di Gaza avrebbero energia elettrica per due ore al giorno.