Con un cambiamento nello statuto, Hamas ammette stato palestinese nei confini del 1967, ma continua a non riconoscere Israele
Hamas, l’organizzazione palestinese al potere nella Striscia di Gaza, ha approvato una modifica del suo programma politico e ha accettato la creazione di uno Stato palestinese entro i confini del 1967. Nel documento Hamas non riconosce lo Stato di Israele e nello stesso testo prende le distanze dai Fratelli musulmani, proclamandosi un movimento islamico indipendente.
Dichiarazioni che provocano la reazione di Israele: “Le motivazioni di Hamas sono chiaramente per alleviare la pressione e quello che cercano di fare è approfittarne per prendersi gioco della comunità internazionale. Lo dicono chiaramente sui canali televisivi a loro vicini e nell loro moschee: affermano quotidianiamente di voler distruggere Israele”.
Nel documento di Hamas però non rinuncia al suo obiettivo di “liberare tutta la Palestina” e chiarisce che la sua lotta è contro il “progetto sionista”, non è contro la religione dell’ebraismo, distinguendo in questo modo tra gli ebrei che credono nell’ebraismo e gli israeliani sionisti che occupano le terre palestinesi.