GB al voto anticipato. May: "mandato forte per negoziare la Brexit". Paese diviso

GB al voto anticipato. May: "mandato forte per negoziare la Brexit". Paese diviso
Di Debora Gandini

Regno Unito, elezioni politiche anticipate. Secondo Theresa May il voto potrebbe legittimare la forza del suo partito e rendere più efficace la Brexit

Una mossa astuta che potrebbe aiutare la Gran Bretagna o forse no. Così una buona parte dei londinesi giudica la decisione della premier britannica Theresa May di andare a elezioni anticipate l’8 giugno, con l’obiettivo di eliminare o arginare gli ostacoli sul cammino della Brexit. La strategia sembra chiara: puntare a rinforzare l’esecutivo a livello interno e a livello internazionale, in un momento in cui il partito laburista è ai minimi storici.

“Ha perfettamente senso questa scelta, i conservatori della May staccano di 21 punti gli avversari almeno nei sondaggi, lei coglie al volo l’occasione piuttosto che restare seduta senza fare nulla”, sostiene un uomo, “Penso che sia una buona mossa perché così verrà accontanto, si spera, tutto il dibattito sull’uscita del Paese dall’UE, con polemiche annesse, perché qui si continua a parlare solo di questo.”

Se è vero che la Brexit ha fatto guadagnare consensi alla May altrettanto vero è che c‘è una larga fetta di britannici che guarda con preoccupazione al futuro. C‘è chi pensa che la May abbia agito deliberatamente proprio quando l’opposizione è molto debole e questo potrebbe non giovare al Paese. “Non porterà nulla di buono bisogna cambiare il governo ma bisogna farlo in modo onesto”, fa notare un altro londinese.

Theresa May ha fatto sapere di aver preso questa decisione con riluttanza, ma era un atto necessario per assicurare una leadership forte al Paese. Ora la parola passa agli elettori.

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