Film Middle East Now: a Firenze, la panoramica sul cinema mediorientale

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Di Euronews
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Quest’anno, dal quattro al nove aprile, si è tenuta l’ottava edizione del festival Film Middle East Now a Firenze. La tematica del festival, come suggerisce il titolo, è concentrata sul Medio Oriente. Il tema principale di questa edizione è stata la vita urbana ed architettura.

Nel corso del festival, sono stati proiettati quarantacinque film provenienti da Iran, Afghanistan, Palestina, Israele, Libano e Siria. Sono stati presentati anche lavori da Egitto e Marocco.

Il festival Film Middle East Now è stato fondato nel 2010 da Lisa Chiari e Roberto Ruta. Nelle edizioni precedenti, sono state proiettate le opere di registi come Asghar Farhadi, Hany Abu-Assad ed altri cineasti importanti del Medio Oriente. L’anno scorso, una sezione del festival è stata dedicata alla famosa attrice iraniana, Fateme Motamedaria e quest’anno nell’unica sezione speciale, invece di dedicarsi alle opere di artisti di fama mondiale, il festival si è voluto concentrare sui lavori di cinque giovani registi egiziani. In ogni edizione, il festival ammette sia corti che lungometraggi. Non c’è alcuna limitazione nel genere e i documentari vengono proiettati assieme ai lavori sperimentali e narrativi. Roberto Ruta e Lisa Chiari definiscono lo scopo di tale festival nel cambiare l’immagine distorta del Medio Oriente. Ritengono che le attività culturali possano portare fuori il vero volto delle società mediorientali da dietro della sua maschera.

Tra i lavori afghani nell’ultima edizione, si possono menzionare il lungometraggio del regista francese Louis Meunier, Kabullywood (francia, afghanistan, 2016) e Prison Sisters (svezia, 2016) diretto da Nima Sarvestani. Kabullywood è la storia di un gruppo di giovani che assieme al vecchio proiezionista di una sala cinematografica famosa a Kabul, intendono far rivivere questa sala ormai in rovina. Tra i film iraniani presentati al festival, c’è stato Parting di Navid Mahmoudi (iran, afghanistan, 2016) che ha rappresentato l’afghanistan agli Oscar 2017. Il regista afghano, Nima Mahmoudi tramite il suo film ha raccontato la storia di due giovani afghani rifugiati in iran. Inoltre si è potuto omaggiare Abbas Kiarostami con la visione del suo ultimo cortometraggio, Take Me Home (2016).

In questi sei giorni intensi nel confrontare varie culture, oltre ai lavori cinematografici, hanno fatto parte anche mostre fotografiche e workshop. Quest’anno tra gli eventi più noti del festival ci sono stati una mostra delle opere di Tasneem Alsultan, un giovane fotografo Saudita ed il progetto musicale Sound Middle East Now. Nel contesto di Sound Middle East Now, vari gruppi musicali come il gruppo iraniano Bowland, composto dai giovani musicisti iraniani, residenti a Firenze hanno suonato i loro lavori più recenti.

_Maryam Raz _

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