Nella parte orientale di Mosul, le forze speciali irachene fanno fronte a un compito arduo e che rischia di danneggiare persone innocenti, la cattura di militanti del sedicente stato…
Nella parte orientale di Mosul, le forze speciali irachene fanno fronte a un compito arduo e che rischia di danneggiare persone innocenti, la cattura di militanti del sedicente stato islamico.
Un uomo, sospettato di essere un islamista esperto di esplosivi, ai militari che lo accerchiano giura di non avere nulla a che fare con l’Isil, mostra il reportage di una tv britannica. Protestano anche la moglie e la sorella. Alla fine si scopre che l’uomo non è l’esperto di esplosivi che cercavano le forze speciali.
I soldati iracheni continuano la loro ricerca e interrogano un altro uomo, sospettato di appartenere al sedicente stato islamico. Il timore è che nella zona liberata di Mosul gli islamisti si nascondano fra la popolazione civile.
Per questo un’unità dei servizi segreti riunisce tutti gli uomini nel cortile di una moschea e controlla le carte d’identità. La popolazione teme il ritorno di militanti dell’Isil, spiega un abitante, perché ci sono molte cellule dormienti.
Non sarà facile per i soldati garantire la sicurezza senza suscitare l’ostilità della popolazione, sotto shock dopo tre mesi di combattimenti nella zona orientale di Mosul, liberata a gennaio dalle forze irachene sostenute da quelle della coalizione internazionale.