La Bulgaria torna alle urne per le politiche, ma il voto è frammentato. probabile ago della bilancia i partiti populisti e nazionalisti
È in un clima di frammentazione politica che oggi la Bulgaria va al voto per le elezioni legislative.
Si tratta di un voto anticipato, l’ennesimo nel corso degli ultimi quattro anni, a cui si è giunti dopo l’ex premier, Borisov, esponente di centro-destra, ha gettato la spugna. In primo piano la sfida con la sinistra che avanza, ma anche con gli schieramenti populisti e nazionalisti. Sullo sfondo ci sono le tensioni con la Turchia e i rapporti quantomeno complicati con la Russia. Da tempo a Sofia un governo ad interim espleta gli affari correnti.
Da una parte c‘è il movimento Gerb, di centrodestra, dell’ex premier Boyko Borisov;
dall’altra il partito socialista, per la prima volta guidato da una donna, Korneliya Ninova. Entrambe le formazioni sembrano appaiate attorno al 27, 30% dei consensi.
Difficile se non impossibile sapere chi emergerà vincitore questa domenica sera, ma è quasi sicuro che chiunque dovesse ottenere la vittoria, avrà comunque bisogno di un partner di coalizione.