Trump firma nuovo decreto sull'immigrazione che non riguarda chi arriva dall'Iraq

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Sull’immigrazione Trump non torna indietro e firma un nuovo ordine esecutivo per fermare i cittadini considerati a rischio terrorismo.

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Sull’immigrazione Trump non torna indietro e firma un nuovo ordine esecutivo per fermare i cittadini considerati a rischio terrorismo. Verrà impedito l’ingresso a persone provenienti da Sudan, Siria, Iran, Libia, Somalia e Yemen. Questo divieto, a differenza dell’altro, non riguarderà chi arriva dall’Iraq. Una scelta motivata dalle severe procedure necessarie per verificare e trasmettere informazioni.

“Il presidente sta cercando di garantire la sicurezza degli americani, sappiamo che questi sei paesi non sono in grado di controllare realmente e in modo appropriato le persone che escono. Quindi va bene se ci prendiamo un breve periodo di tempo, 120 giorni come suggerito, per capire se siamo in grado di fare un buon lavoro nel vagliare attentamente le persone che arrivano”, spiega il senatore repubblicano Mike Rounds.

La prima versione, il cosiddetto “Travel ban”, è stato bloccato dai giudici per sospetta incostituzionalità. Si preannunciano nuove battaglie legali: “La mia più grande preoccupazione è che questo ordine colpisca persone innocenti che non hanno alcun tipo di legame con il terrorismo e che non rappresentano nessun pericolo per gli Stati Uniti. È un danno per la gente comune, le persone che sono in viaggio in questo paese, per motivi legittimi”, spiega l’avvocato Yesenia Villasenor.

Trump ha rimosso la misura, contenuta nel precedente bando, che vietava l’ingresso a tempo indefinito per i rifugiati siriani. Ma è di nuovo protesta. Davanti alla Casa Bianca un gruppo di persone si è radunata per dire no al provvedimento dal chiaro intento discriminatorio.

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