Referendum Turchia, l'Austria: "Ue vieti comizi". Erdogan attacca la Germania

“L’Unione europea vieti ai responsabili turchi di fare campagna nei Paesi membri per promuovere il referendum costituzionale”. È la proposta del cancelliere austriaco, Christian Kern, lanciata dalle colonne del quotidiano tedesco Die Welt. Secondo Kern sarebbe “sensata” una “risposta collettiva” da parte dell’Unione. Intanto sono sempre più tese le relazioni tra Berlino e Ankara dopo il blocco, in Germania, dei comizi turchi, che anche i Paesi Bassi si preparano a vietare.
“Se fossi oggi primo ministro – ha detto il leader del ‘Partito per la Libertà’, Geert Wilders – dichiarerei tutti i responsabili turchi ‘persone non gratae’ per un mese o due, almeno fino a metà aprile quando si terrà il referendum”.
Domenica il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha sferzato un nuovo durissimo attacco alla Germania. “Le vostre pratiche non sono diverse da quelle dei nazisti.”, ha tuonato, parlando dal palco di una manifestazione di donne a Istanbul. “Impartite lezioni di democrazia – ha proseguito rivolgendosi alle autorità tedesche – e poi vietate ai nostri ministri di esprimersi nel vostro Paese. Pensavo che la Germania avesse abbandonato da tempo questo genere di pratiche. Mi ero sbagliato”.
Ankara e Berlino sono ai ferri corti dopo la cancellazione, all’ultimo momento, di comizi previsti per giovedì e venerdì in due cittadine tedesche, per promuovere il referendum del 16 aprile sull’introduzione del presidenzialismo, cui avrebbero dovuto prender parte ministri del governo turco.