Spagna, Inaki Urdangarin evita il carcere. Fissata cauzione da 200mila euro

Spagna, Inaki Urdangarin evita il carcere. Fissata cauzione da 200mila euro
Di Debora Gandini

Niente carcere per Inaki Urdangarin. Il cognato del re di Spagna e marito dell'Infanta Cristina, rimane in libertà, dietro cauzione, in attesa del giudizio definitivo sull'accusa per truffa

Grazie a una cauzione di 200 mila euro carcere evitato per Inaki Urdangarin. Il marito dell’Infanta Cristina, e cognato del re di Spagna Felipe VI, non finirà così dietro le sbarre prima della sentenza di appello per lo scandalo Noos.

Urdangarin la scorsa settimana era stato condannato in primo grado a sei anni e tre mesi e al pagamento di una multa di 512.000 euro, ma il suo avvocato aveva annunciato l’intenzione di ricorrere appunto in appello.

L’uomo, insieme a un socio Diego Torres, sono accusati di avere dirottato verso società paravento, una delle quali di proprietà dell’Infanta e del marito, circa 6 milioni di euro di denaro pubblico destinato alla Fondazione Noos. L’Infanta Cristina, assolta dall’accusa di frode, è il primo esponente della Casa Reale a finire sotto processo dal ritorno della monarchia in Spagna nel 1975.

Il tribunale delle Baleari ha fissato l’obbligo per Urdangarin di firmare due volte al mese a Ginevra, dove risiede, e di comunicare spostamenti fuori dall’Europa.

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