"Vogliamo un Paese che sia all'altezza dell'Unione europea; per valori, sviluppo e civiltà"
Si tratta di una delle più grandi proteste di piazza dalla cadauta del comunismo nel 1989.
In Romania, i cittadini alzano la voce per dire basta alla corruzione rivendicando il pieno diritto di essere cittadini dell’Unione di cui condividono i valori.
So proud of my country right now. Everyone protesting and united against government corruption. #NoToCorruption#Romania#romaniaprotest#eupic.twitter.com/GRzwyAzYdr
— Marius (@maxmarioxx) February 4, 2017
Dan Ionescu , analista politico:
“La Romania solitamente è ai margini dell’Europa, di tanto in tanto siamo al centro, come in questo caso; penso che oggi i cittadini condividano i comuni valori europei e penso che il messaggio che inviino, anche ai paesi vicini, sia molto forte”.
La Romania, insieme alla Bulgaria, ha aderito all’Unione nel 2007 e da allora è una sorvegliata speciale da parte della Commissione europea nella lotta alla corruzione, problema enorme del Paese che resta uno dei più corrotti d’Europa.
Negli ultimi tempi si sono visti i primi sforzi per limitare il fenomeno, sforzi coordinati dall’agenzia nazionale anticorruzione; e forse anche in confronto all’operato dell’agenzia, il famoso decreto del governo è stato percepito come un ritorno al passato.
La Commissione europea ha messo in guardia. Bogdan consulente finanziario:
“Ci sentiamo incoraggiati, ma vorremo fatti e non solo parole. Ma non credo che l’Unione possa intervenire direttamente in Romania, i politici rumeni ci dicono che non gradiscono al momento un intervento diretto e la loro retorica si basa sul nazionalismo e vogliono l’allontanamento dall’Unione. Noi siamo contrari”.
We won't give up! Stop corruption
#protestpic.twitter.com/tw0CYf4U6n
— Elena Filip (@ETheStoryteller) February 4, 2017
Le manifestazioni di Bucarest sono chiaramente un sos lanciato all’Unione.
Alexandro lavora in una compagnia telefonica:
“Vogliamo che l’Unione ci aiuti, non ci sentiamo più rappresentati dal governo e dal parlamento. Anche se l’Unione vuole aiutarci, lo fa stando ai margini, lasciandoci da soli a affrontare questo problema. Non possiamo più farlo da soli. In tutti i Paesi europei dove sono stato, ho visto paesi sviluppati , infrastrutture, ospedali, cose che voglio anche per il mio Paeseoggi non nei prossimi dieci anni”.
#Romania
Two weeks of peaceful protest against corruption.
People matter pic.twitter.com/JaIEZy2a2D— Valerio De Cesaris (@ValerioDeC) February 13, 2017
Nel 2013, la protesta cittadina aveva bloccato un progetto di miniere a cielo aperto in un’area protetta della Transylvania.
Sempre una protesta aveva portato alle dimissioni del governo nel 2015 per la morte di 64 persone in seguito all’incedio in una discoteca.