Brexit: per bilancio Ue una perdita da 10 mld, ma da Londra 60 mld per onorare impegni

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Di Euronews
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Per l’Unione europea, Brexit significa 10 miliardi di euro all’anno di mancate entrate.

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Per l’Unione europea, Brexit significa 10 miliardi di euro all’anno di mancate entrate.

Una cifra equivalente al totale dei budget destinati a immigrazione, protezione dei consumatori e cultura o al 20% del fondo di coesione.

Bruxelles dovrà scegliere tra l’aumento dei contributi dai Paesi membri o tagli alla spesa. Alternativa, la prima, sfavorevole ai Paesi più ricchi. La Germania, ad esempio, dovrebbe versare 3 miliardi e mezzo di euro in più all’anno. Nel secondo caso, i Paesi che ricevono finanziamenti allo sviluppo: Ungheria, Grecia, e la maggior parte dell’Europa dell’Est, perderebbero risorse importanti.

L’assenza del contributo britannico avrà un impatto significativo, ma non cruciale sul bilancio, soprattutto perché questo è pari ad appena l’1% del pil europeo.

La priorità dell’Unione è quella di presentare a Londra il “conto” della Brexit, stimato in circa 60 miliardi di euro, per onorare, tra l’altro, gli impegni di bilancio presi dal Regno Unito con l’Ue.

IL BILANCIO 2017

La Commissione Ue ha adottato il bilancio Ue per il 2017: questo non risentirà degli effetti della Brexit, in quanto la Gran Bretagna è ancora a pieno titolo membro dell’Unione e quindi parteciperà sia al suo finanziamento che ai benefici dei fondi europei. Il budget per l’anno prossimo ammonta a 134,9mld di pagamenti, orientati alle priorità della gestione della crisi dei migranti e di crescita e competitività.

Di questi 10,4mld per la prima, dal rafforzamento delle frontiere esterne (5,2mld) alle azioni interne all’Ue (3mld) più 2,2mld per azioni esterne come in Turchia, Libano e Giordania.

Per la crescita saranno invece 74,6mld, ancora in aumento rispetto al 2016 quando erano 69,8mld, tra cui 2,66mld per l’Efsi per il Piano Juncker, 10,6mld per Horizon 2020, 2mld per Erasmus+, 2,5mld per la Connecting Europe Facility per gli investimenti in infrastrutture, e 53,57mld per i fondi strutturali e d’investimento. Inoltre vengono aumentate le risorse per la sicurezza, con 111,7mln per Europol e 61,8mln per rafforzare quella delle istituzioni europee.

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