Terrore a Berlino: i ricordi delle vittime italiane

Una sera di festa, a spasso per mercatini, e ritrovarsi in un attimo in una zona di guerra con un pazzo assassino che vi piomba addosso alla guida di un camion. È successo a Giuseppe e Elisabetta Lagrassa a Berlino, che ricordano così quei momenti.
Giuseppe Lagrassa: “È stato, ho come dei flash e del rumore nelle orecchie. Mi sono trovat per terra perché sono stato colpito dal camion. Non riuscivo a vedere niente, forse perché avevo del sangue che usciva dalla fronte. Poi mi sono voltato cercando mia moglie e l’ho trovato davanti a me”.
Elisabetta Lagrassa: “L’ho trovato in un angolo, l’ho aiutato ad alzarsi e siamo andati via temendo che potesse essere del materiale esplosivo nel camion. Ma abbiamo capito immediatamente che si trattava di un attacco terrorista”.
Fra le altre vittime confermate morte l’israeliana Daliya Elyakim, inizialmente descritta come scomparsa dai media nazionali. Il marito Rami, era ferito ed è rimasto in ospedale.
Altra vittima del terrorista, il polacco Lukasz Urban, fra i sospetti principali, prima di essere annoverato fra le vittime. È morto, così come la povera Fabrizia di Lorenzo, il cui decesso è stato ufficialmente confermato dal ministro degli esteri Angelino Alfano.