È tornata a Seul dalla Germania Choi Soon-sil e si dice pronta a collaborare con la giustizia sudcoreana che indaga su di lei.
È tornata a Seul dalla Germania Choi Soon-sil e si dice pronta a collaborare con la giustizia sudcoreana che indaga su di lei.
La donna è accusata di aver esercitato una indebita influenza sulla presidente Park Geun-hye e di avere approfittato di questa amicizia per trarre vantaggi economici da grandi aziende del Paese.
Choi, soprannominata dai media “Rasputin”, è figlia del leader di una setta religiosa, morto nel 1994, e che già fu considerato consigliere spirituale della Presidente durante la sua giovinezza.
La settimana scorsa Park ha ammesso di aver sottoposto i suoi discorsi all’esame dell’amica in anteprima, si è scusata e ha licenziato alcuni dei suoi collaboratori.
Ma nel Paese è forte l’indignazione. Sabato migliaia di persone hanno protestato chiedendo le dimissioni della Presidente, che è al quarto anno del suo mandato quinquennale.
I partiti di opposizione hanno chiesto indagini approfondite, ma non la destituzione di Park.