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Libia: sequestrati due italiani e un canadese, tecnici di un'azienda di Mondovì

Libia: sequestrati due italiani e un canadese, tecnici di un'azienda di Mondovì
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Di Simona Volta
Pubblicato il
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Sono Bruno Cacace di Borgo San Dalmazzo (Cuneo), e Danilo Calonego, della provincia di Belluno, i due italiani sequestrati lunedì all’alba in Libia.

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Sono Bruno Cacace di Borgo San Dalmazzo (Cuneo), e Danilo Calonego, della provincia di Belluno, i due italiani sequestrati lunedì all’alba in Libia. Con loro è stato rapito un canadese. Tutti e tre sono tecnici dell’azienda Conicos di Mondovì, nel cuneese.

Secondo fonti locali i tre viaggiavano a bordo di una vettura per raggiungere l’aeroporto di Ghat, nel sud del Paese, dove stavano lavorando al rifacimento della pista dello scalo, quando sono stati bloccati da un 4X4. Dall’auto sono scesi uomini mascherati e armati che li hanno portati via.

La multinazionale monregalese Conicos, guidata da Giorgio Vinai, lavora da anni in Libia, dove ha sede un ramo dell’azienda. Due suoi dipendenti erano già stati rapiti nel marzo 2011 e successivamente rilasciati.

La zona in cui è avvenuto il sequestro, non ritenuta particolarmente a rischio, è sotto il controllo del governo di unità nazionale di Tripoli, riconosciuto dalla comunità internazionale. Finora nessuno ha rivendicato il rapimento e il timore è che i prigionieri possano essere ‘ceduti’ agli estremisti di matrice islamica di Boko Haram.

La Farnesina, il premier Matteo Renzi e i servizi segreti italiani stanno seguendo da vicino l’evolversi della situazione.

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