Dopo la tregua estiva riprendono le proteste in Francia, da nord a sud fino alla capitale Parigi migliaia di lavoratori scendono in strada contro la nuova legge sul…
Dopo la tregua estiva riprendono le proteste in Francia, da nord a sud fino alla capitale Parigi migliaia di lavoratori scendono in strada contro la nuova legge sul lavoro. Le proteste però questo giovedì non hanno avuto il successo di qualche mese fa.
Scontri di una certa intensità si sono avuti a Parigi , Nizza e Marsiglia. Alcuni scali, come quello di Orly, hanno visto la cancellazione di circa il 20% dei voli. Un centinaio comunque le città interessate dalle proteste.
Una vera spina nel fianco questa per il presidente François Hollande a fine mandato e con pessimi sondaggi nell’anno delle elezioni presidenziali che potrebbero provocare un un terremoto nel Paese come ricordano due manifestanti: “Non so se la destra avrebbe avuto il coraggio di fare una legge del genere. Io manifesto, si tratta del mio 13esimo giorno di sciopero. È dura perché non sono pagata e perdo denaro, ma voglio far capire al governo che non sono contenta”.
Un’altra dice: “Non molleremo siamo furiosi e facciano attenzione nel 2017…”
Un chiaro riferimento alle presidenziali del prossimo anno dove sono in aumento i sondaggi favorevoli alla candidata del Fronte Nazionale, Marine Le Pen.
Il job act alla francese è già stato adottato dal Parlamento, ma i sindacati continuano a chiederne l’abrogazione. Una battaglia che il governo del premier Valls e il presidente Hollande sono invece convinti di portare a casa a tutti i costi.