Stati Uniti, dall'autority semaforo verde all'acquisizione ChemChina-Sygenta

Stati Uniti, dall'autority semaforo verde all'acquisizione ChemChina-Sygenta
Di Michela Monte

L'organo pubblico (CFIUS) ha il potere di bloccare gli accordi che possono rappresentare un pericolo per la sicurezza nazionale. L'operazione è la più grande acquisizione mai fatta da una società cine

L’acquisizione da record s’ha da fare. L’autority statunitense ha approvato l’offerta di ChemChina per l’acquisto del gigante svizzero della chimica Sygenta. L’operazione rappresenta la più grande acquisizione mai fatta da una società cinese all’estero.

Il semaforo verde è giunto dal Comitato per gli investimenti stranieri negli Stati Uniti, l’organo pubblico che ha il potere di bloccare gli accordi che possono rappresentare un pericolo per la sicurezza nazionale: un quarto delle vendite di Sygenta avviene infatti negli Stati Uniti.

L’anno scorso Syngenta aveva fortemente contrastato un tentativo di acquisizione da parte della rivale statunitense Monsanto, giudicando l’interlocutore cinese più valido.

ChemChina continua l’espansione: ha in precedenza acquisito Pirelli, la tedesca KraussMaffei e rilevato il 12% di Mercuria, uno dei principali trader petroliferi al mondo.

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