Con RefettoRìo il cibo dei campioni olimpici per le favelas

Con RefettoRìo il cibo dei campioni olimpici per le favelas
Diritti d'autore 
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Un progetto di Massimo Bottura: usare gli avanzi per trattare i più poveri come principi

PUBBLICITÀ

Non è un semplice refettorio, ma un… RefettoRìo, quello che lo chef italiano Massimo Bottura ha inventato a Rio de Janeiro per chi, nelle favelas, non potrebbe permettersi un pranzo da campioni. Un progetto realizzato in collaborazione con l’organizzazione no-profit Gastromotiva di David Hertz.

“Non si tratta semplicemente di dar da mangiare a cento persone – spiega -, di mense se ne possono mettere in piedi a migliaia. È qualcosa di diverso. Due giorni fa uscendo da qui due persone hanno detto: è la prima volta nella nostra vita che siamo stati trattati come principi”.

L’idea di base è semplice: redistribuire il cibo del villaggio olimpico in eccesso ai meno fortunati. In una realtà in cui ogni giorno più di 230 tonnellate di cibo sono usate per preparare 60 mila pasti, RefettoRìo è anche un modo di lottare contro gli sprechi. E, in un’ambientazione che combina architettura d’avanguardia, design e arte, è l’occasione di trattare delle persone come meritano: come principi.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Brasile: conclusa la visita di Macron, firmati oltre 20 accordi tra i due Paesi

Brasile, Bolsonaro accusato di aver falsificato le certificazioni Covid

Rio de Janeiro: presi in ostaggio su un bus, liberati dalla polizia militare