Thailandia: 11 esplosioni in 5 province del Sud, Giunta accusa indipendentisti

La polizia thailandese scarta l’ipotesi terrorismo islamico e parla di sabotaggio locale dopo le undici esplosioni che hanno colpito cinque province del Sud.
Mentre si effettuano i primi arresti, il bilancio provvisorio è di quattro morti. Diversi turisti sono rimasti feriti. Le prime bombe sono esplose giovedì sera a Hua Hin, località turistica a circa 150 chilometri da Bangkok, uccidendo due persone e ferendone oltre 20, tra cui due italiani, fuori pericolo di vita.
“Quando la prima bomba è esplosa, mi sono ritrovato a terra. Mi sono riparato dietro una macchina e cercavo di trascinare i miei colleghi in una zona sicura – ricorda Uthai Kosiban, un testimone – Poi c‘è stata l’esplosione della seconda bomba. Sono caduto di nuovo. E poi sono riuscito a trascinare i miei colleghi lontano da lì”.
Nella città di Surat Thani sono state colpite due stazioni di polizia. Un’altra esplosione si è registrata a Trang, sempre nel sud. Gli attentati coincidono con l’84esimo compleanno della regina Sirikit.
Il leader della giunta militare Prayuth Chan-ocha accusa l’opposizione, collegando le esplosioni al referendum di domenica scorsa col quale è stata approvata la Costituzione voluta dai militari.
La polizia segue la pista dei movimenti separatisti che operano generalmente nelle regioni del sud del Paese.
Le esplosioni in Thailandia non sono di matrice terroristica, secondo il governo thailandese. https://t.co/groEwL6Sr6
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#Thailandia, due italiani feriti dall'esplosione delle bombe ad Hau Hin https://t.co/PQ61gvmvixpic.twitter.com/NFULJS6OwJ
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