Un minuto di silenzio in ricordo di Jacques Hamel, osservato da cristiani e musulmani francesi davanti alla chiesa dell’attentato del 26 luglio rivendicato dall’Isil a…
Un minuto di silenzio in ricordo di Jacques Hamel, osservato da cristiani e musulmani francesi davanti alla chiesa dell’attentato del 26 luglio rivendicato dall’Isil a Saint-Etienne-du-Rouvray. È stato uno dei momenti di raccoglimento della giornata di fratellanza fra fedi nella cittadina della Normandia.
Union fraternelle des communautés muslumanes et chrétiennes à l'église de #SaintEtienneDuRouvraypic.twitter.com/8DE3zkbKaa
— Tendance Ouest (@tendanceouest) 29 juillet 2016
“Il nostro dolore è anche il vostro”, ha affermato il parroco Auguste Moanda, nella moschea Yahia, inaugurata nel 2000 su un terreno offerto dalla parrocchia.
“Dopo questo fatto dobbiamo riaffermare i nostri legami di amicizia e di fratellanza. Dobbiamo costruire ponti e non muri. Come sapete si costruiscono sempre più muri, ma noi credenti dobbiamo mostrare l’esempio costruendo dei ponti”.
“Avete sbagliato civiltà, perché siete al di fuori della civiltà, avete sbagliato umanità perché non ne fate parte, e vi siete sbagliati nei nostri confronti e non ve lo perdoneremo”, ha tuonato l’imam Abdellatif Hmitou riferendosi agli assassini: “Signore, tienici lontani dalle sirene dell’odio, dell’assassinio, da tutte le sirene che lasciano credere che togliendo la vita a un innocente si possa lavare l’affronto che subiscono molti musulmani nel mondo”.
Mentre la chiesa di Saint Etienne resta chiusa, in quella di Santa Teresa viene reso omaggio a Jacques Hamel i cui funerali si svolgeranno martedì prossimo nella vicina Rouen.
Mentre per domenica il consiglio francese per il culto musulmano ha esortato i propri fedeli a recarsi a messa in segno di solidarietà.