Grecia: condanna mite per i militari turchi in fuga

Sono stati condannati a due mesi di prigione in Grecia gli 8 militari turchi che sabato sono fuggiti in elicottero, atterrando senza autorizzazione ad Alessandropoli.
Uno di loro ha spiegato in tribunale che il gruppo ha lasciato il suo Paese per il timore degli arresti di massa dopo il golpe.
La lieve condanna prevede la condizionale, ma gli 8 resteranno confinati fino all’esame della loro richiesta d’asilo.
Indubbiamente un grattacapo diplomatico per Atene, cui Ankara chiede la consegna dei fuggiaschi promettendo un processo equo.
“Se la vicenda si conclude presto e bene – sottolinea l’ambasciatore turco ad Atene, Kerim Uras, – se verranno consegnati in breve tempo, questo può rivelarsi un episodio molto positivo nelle nostre relazioni bilaterali. In caso contrario, ne sarei piuttosto preoccupato come ambasciatore. E devo dire che questo non aiuterebbe affatto e sarebbe poco salutare anche per l’opinione pubblica.”
In Grecia gli otto militari rischiavano fino a 5 anni di carcere oppure l’espulsione per ingresso illegale e per non aver presentato un piano di volo, ma le motivazioni eccezionali addotte per spiegare il loro gesto e la sospensione della convenzione sui diritti umani in Turchia hanno probabilmente indotto i giudici greci ad essere clementi.