Voltafaccia di Soros sulla Brexit: "Un'opportunità per un'Europa migliore"

Voltafaccia di Soros sulla Brexit: "Un'opportunità per un'Europa migliore"
Di Diego Giuliani

Il miliardario al Parlamento Europeo: "C'è una nuova presa di coscienza. Il collasso dell'Europa non è inevitabile, ma la politica ammetta i propri errori"

La Brexit sarà per i mercati un terremoto pari a quello della crisi finanziaria, ma dalle macerie potrà nascere un’Europa migliore. Invitato a intervenire al Parlamento Europeo di Bruxelles, il miliardario George Soros tratteggia un futuro a tinte fosche, a suo dire illuminato però da una rinnovata presa di coscienza.

Appena pochi giorni fa, Soros affidava a Twitter pareri decisamente più pessimistici, definendo la Brexit come primo atto di una “disintegrazione” dell’Unione Europea ormai “irreversibile”.

“L’esito del voto sulla Brexit è stato per me un grande shock – e – immagino – per buona parte delle persone qui presenti – ha detto George Soros -. Lo scorso venerdì mattina la disintegrazione dell’Unione Europea sembrava inevitabile. Non appena l’incredulità della prima ora si è dissipata è accaduto però qualcosa di inatteso e una simile tragedia non sembra ormai più un fatto compiuto”.

Il voltafaccia di George Soros sulla Brexit

Elemento “inatteso” a cui fa riferimento Soros nel suo discorso è quella che lui stesso chiama la “presa di coscienza” su ciò che si apprestano a perdere, maturata dai cittadini britannici successivamente al voto. Esempi da lui stesso citati sono la petizione per la tenuta di un nuovo referendum e la posizione degli scozzesi, che non vogliono essere costretti a lasciare l’Unione Europea, in quanto parte del Regno Unito.

Qui il contrasto fra le dichiarazioni rilasciate da Soros prima e dopo, che queste due dinamiche apparissero con chiarezza.

Prima: “Ora lo scenario catastrofico che molti temevano si è concretizzato, rendendo la disintegrazione dell’Unione Europea praticamente irreversibile. La Gran Bretagna potrebbe uscirne meglio di altri paesi, lasciando l’Unione Europea, ma i suoi cittadini e la sua economia dovranno soffrire non poco nel breve e nel medio termine”. (Dichiarazione del 25 giugno 2016)


Dopo: “L’esito di questo referendum ha permesso ai britannici di rendersi conto di cosa si apprestano a perdere, lasciando l’Unione Europea. Se una simile presa di coscienza si diffondesse nel resto d’Europa, quella che sembrava un’inevitabile disintegrazione dell’Unione Europea potrebbe invece dare vita a una dinamica positiva per un’Europa migliore e più forte”. (Dichiarazione del 30 giugno 2016)


Soros non si è tuttavia risparmiato una stoccata a Bruxelles. Perché tale rinascita possa avvenire, ha sottolineato, i leader europei devono rendersi conto dei loro errori e devono prendere atto del deficit democratico degli attuali accordi”.

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