L’Ungheria torna a casa, ma a Budapest l’accoglienza è quella riservata ad una squadra che ha fatto il miracolo.
L’Ungheria torna a casa, ma a Budapest l’accoglienza è quella riservata ad una squadra che ha fatto il miracolo. L’Ungheria si era qualificata per gli europei l’ultima volta 44 anni fa e per i Mondiali 30 anni fa.
Zoltán Gera, giocatore della nazionale ungherese: “Siamo contenti di essere di nuovo a casa anche se non ci sarebbe certo dispiaciuto restare più a lungo. Ma così sono andate le cose, siamo molto felici di un’accoglienza del genere e speriamo che questo sia soltanto l’inizio”.
Prima del gruppo F, la nazionale ungherese ha fatto sognare l’intero Paese, nonostante la schiacciante sconfitta 4 a 0 contro il Belgio che ha sancito la fine dell’avventura europea.
“Speravamo in un buon risultato, ma sono andati oltre ogni aspettativa!” dice un tifoso.
“Poter festeggiare con mia figlia qui in strada per la nazionale ungherese non accade tutti i giorni, siamo davvero felici e speriamo che capiti più spesso” racconta un altro supporter della nazionale.
Andrea Hajagos, corrispondente di euronews a Budapest: “Nelle ultime due settimane è cambiato qualcosa qui in Ungheria. Ora è la nazionale a chiedere agli appassionati di mantenere questo slancio e fare in modo che il miracolo non sia durato soltanto due settimane”.