Russia: superficialità alla base della strage di ragazzini sul lago di Syamozero

Russia: superficialità alla base della strage di ragazzini sul lago di Syamozero
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Di Euronews
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Non è stata una fatalità, ma qualcosa che si sarebbe potuto evitare.

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Non è stata una fatalità, ma qualcosa che si sarebbe potuto evitare. Si va delineando col passare delle ore l’evolversi della tragedia che ha provocato la morte di almeno 14 persone, quasi tutte giovanissime, scomparse nel corso di una gita sul lago di Syamozero – nella repubblica di Karelia, una regione della Russia al confine con la Finlandia. La colpa è da ascrivere alla noncuranza degli adulti che si sarebbe dovuti occupare di loro e solo in seconda battuta al maltempo.

Gli organizzatori dell’escursione hanno ignorato l’allerta meteo diffusa in mattinata e hanno preso il largo a bordo di due barche e un gommone che poi si sono capovolti.

Il governatore della regione non usa giri di parole: “Nessuno con un minimo di buonsenso e con quel tempaccio si sarebbe messo in acqua, nemmeno in un lago relativamente piccolo come questo”.

Quattro dipendenti del campo estivo dove risiedevano i ragazzi, sono stati arrestati. In Russia l’opinione pubblica è sconvolta soprattutto perché i minori erano orfani, figli di famiglie disfunzionali, in affidamento ai servizi sociali, o di famiglie povere.

Alcune madri a Mosca chiedono se fra i morti ci sia il proprio ragazzo.

Questa donna ha perso il figlio: “Ho perso mio figlio più grande che aveva 14 anni”.

Un’altra afferma: “Ci hanno telefonato per dirci che nostro figlio non era nella lista dei morti, ma questo non vuol dire molto”.

Il premier della Karelia si è affrettato a dire che il campo incriminato potrebbe essere chiuso e ha poi annunciato che le famiglie di ogni vittima riceveranno
1 milione di rubli di risarcimento (circa 14mila euro). Un’affermazione che non ha fatto che gettare benzina sul fuoco delle polemiche.

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