Alla City di Londra tutti convocati per la notte del referendum Ue

Operatori finanziari e trader precettati a Londra per la lunga notte del referendum che deciderà il futuro dei rapporti della Gran Bretagna con l’Unione europea. CitiBank e Goldman Sachs sono solo alcuni dei giganti della finanza che si stanno preparando per il 23 giugno (con tanto, si mormora, di catering e stanze d’albergo per mangiare e riposare tra un ordine e l’altro).
Atteggiamento ben riassunto dalle parole del numero uno di JP Morgan Jamie Dimon, che ha parlato dell’evento come di un vero e proprio “salto nel buio“ durante il quale la solidità dei mercati sarà messa a dura prova.
La tempesta, in caso di vittoria della Brexit, non risparmierà niente e nessuno: azioni, obbligazioni e soprattutto gli scambi valutari, che proprio a Londra hanno il loro centro nevralgico. Nel mirino la sterlina, che già in queste settimane ha ceduto terreno ogniqualvolta un sondaggio dava vincente il fronte del Leave.