La doppia faccia di Donald Trump che cambia toni per convenienza elettorale

“Rappresenterò tutti gli americani”: a dirlo è Donald Trump che spiazzando tutti pronuncia a Washington un discorso sull’unità e l’uguaglianza. Trump legge un testo già preparato nel corso della conferenza annuale della coalizione Fede e Libertà, che vuole indirizzare sul miliardario il voto degli evangelici, una delle principali fazioni dell’elettorato repubblicano.
“Ogni forma di libertà presuppone che nessuno venga giudicato per la razza o il colore della pelle”, ha detto Trump. “In questo momento, abbiamo una nazione molto divisa. Stiamo lavorando per renderla unita.”
Il tono cambiato è solo una breve parentesi di convenienza elettorale. Il razzismo nei confronti dei migranti e lo stile rude torna protagonista nel comizio di Richmond. Trump attacca la senatrice Elizabeth Warren, usando le sue presunte origini legate agli indiani d’America.
“Pocahontas… sto facendo un cattivo e ingiusto servizio a Pocahontas. La sciocca Elisabeth Warren è uno dei peggiori senatori in tutto il Senato degli Stati Uniti. Lei non ha fatto nulla e non ha mai fatto approvare nulla”, ha detto Trump.
Già in passato Trump aveva insultato la senatrice della sinistra democratica che ora potrebbe diventare la vice-presidente della Clinton. Ma anche la Warren ha avuto la sua da dire sul miliardario newyorkese: “È un razzista e un aspirante tiranno”.