Nuova prova di forza in Francia del movimento contro la riforma del lavoro.
Nuova prova di forza in Francia del movimento contro la riforma del lavoro.
Uno sciopero generale, l’ottavo, che ha visto mobilitazioni in tutto il paese e qualche cedimento da parte di alcuni ministri a possibili modifiche alla legge contestata.
“Nel governo ci saranno sempre più divisioni per esempio quando si avvicineranno gli Europei – sostiene Olivier Besancenot, ex leader del Nuovo Partito Anticapitalista – La mobilitazione prosegue da due mesi mezzo, siamo all’ottavo giorno di sciopero generale che si rinnova nei settori chiave e non possiamo immaginare che si possano svolgere degli Europei senza carburante, senza auto, con il blocco dei trasporti e magari senza elettricità”.
Il corteo più numeroso, seguito anche da incidenti, si è svolto a Parigi. Una trentina i fermati negli scontri con la polizia. Ma in tutto il paese sono state migliaia le persone che hanno partecipato alle proteste. Almeno 300 mila secondo gli organizzatori, circa 160 mila per le autorità.
Ma oltre alla piazza i sindacati sono mobilitati nel blocco di sei raffinerie di petrolio e già il carburante scarseggia.La protesta è diffusa anche nel settore dei trasporti ferroviari e persino nelle centrali nucleari.
La riforma, spiegano i manifestanti, mina il principio delle 35 ore settimanali, rende più semplice il licenziamento e indebolisce il potere contrattuale dei sindacati.