Bandiera palestinese come quella dell'Isil: vietata a Eurovision. Protesta Saeb Erekat

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Di Euronews
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Rischia di causare strascichi diplomatici la decisione del concorso canoro Eurovision di includere tra le bandiere proibite anche quella della

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Rischia di causare strascichi diplomatici la decisione del concorso canoro Eurovision di includere tra le bandiere proibite anche quella della Palestina.

Nonostante sia riconosciuta da 138 paesi, compresa la Svezia, dove si terrà la finale del concorso, la Palestina è stata indicata in documenti ufficiali della EBU, tra le bandiere non ammesse, al pari di quella dell’Isil.

Saeb Erekat, per anni negoziatore palestinese, ha chiesto immediate scuse.

“Faccio appello a Jean-Paul Philippot affinché revochi questa decisione e presenti le sue scuse a 11 milioni di palestinesi per questo grave, inaccettabile e deprecabile errore”.

Il network televisivo, che raccoglie 73 broadcaster, in gran parte pubblici, ha finora soltanto chiarito i criteri in base ai quali sono ammesse le bandiere nazionali, confermando l’esclusione di quelle di Palestina, Kosovo e Paese Basco, che EBU considera “territori sotto disputa”.

Le scuse dell’organizzazione che ha sede a Ginevra sono arrivate, ma rivolte solo “a chi si sia sentito offeso dall’accostamento tra Palestina e Isil”.

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