Iraq: sostenitori di al Sadr irrompono in parlamento, a Baghdad è stato di emergenza

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Di Salvatore Falco
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I sostenitori dell’Imam sciita, Moqtada al Sadr, fanno irruzione nel parlamento iracheno e a Baghdad scatta lo stato di emergenza. Nel secondo giorno

I sostenitori dell’Imam sciita, Moqtada al Sadr, fanno irruzione nel parlamento iracheno e a Baghdad scatta lo stato di emergenza.

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Nel secondo giorno consecutivo di proteste al limite della Zona verde della capitale, migliaia di manifestanti sono riusciti a sfondare le barriere che delimitano l’area dove hanno sede le principali istituzioni governative.

A scatenare l’ira dei sadristi l’ennesimo rinvio del voto di fiducia al nuovo governo tecnico proposto dal premier, anche lui sciita, Haider al Abadi. “Tutti i ministri devono essere cambiati”, ha detto al Sadr, invitando i suoi sostenitori a proseguire pacificamente la protesta.

“Siamo qui per fare pressione sui parlamentari perché non sono onesti – dice Hakem Radi, un manifestante pro-al Sadr – Da loro pretendiamo che si mettano al servizio del popolo iracheno”.

Dopo la dichiarazione dello stato di emergenza sono state chiuse tutte le strade che portano a Baghdad, colpita nelle stesse ore, da un attacco dell’Isil: un’autobomba è esplosa in un mercato provocando oltre 20 morti. La sicurezza è stata rafforzata anche nei pressi della sede della Banca Centrale.

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