Puntare in alto, sempre più in alto. E’ questo il motto di Elnaz Rekabi, una 26enne iraniana, campionessa di arrampicata sportiva nel suo Paese e tra
Puntare in alto, sempre più in alto. E’ questo il motto di Elnaz Rekabi, una 26enne iraniana, campionessa di arrampicata sportiva nel suo Paese e tra le migliori in Asia. Nata in una città del nord ovest dell’Iran, Elnaz vive da tempo a Teheran, dove può praticare la sua passione. Il nostro inviato Nima Ghadakpour l’ha incontrata a Meiringen, in Svizzera, durante la sua prima partecipazione in assoluto alla Coppa del Mondo di arrampicata.
Elnaz Rekabi: ‘‘I miei amici si congratulano con me e mi incoraggiano a continuare. E’ vero che le persone spesso si stupiscono del fatto che sia una scalatrice, ma lo fanno in modo positivo. Ed è una cosa questa che può essere d’aiuto ad altre ragazze che vogliono praticare l’arrampicata”.
Tra le cinque migliori scalatrici asiatiche, Elnaz ora ambisce a diventare una delle più forti al mondo. Ma la sua strada è decisamente in salita.
Elnaz Rekabi: “Uno dei miei problemi maggiori è che sono da sola ad allenarmi. Tra le iraniane non c‘è nessuna al mio livello e non mi è permesso allenarmi con i ragazzi”.
Un altro ostacolo è il velo, obbligatorio nel suo Paese. Elnaz deve indossarlo durante gli allenamenti e le gare, dentro e fuori dall’Iran.
Elnaz Rekabi: “Le prime volte era strano per le altre atlete. Si chiedevano perché in una sala dove faceva molto caldo, ci fosse qualcuno con un copricapo o un foulard e una tenuta lunga, che copre tutto il corpo. E di sicuro, con queste temperature, il velo può essere un vero problema. Allora abbiamo trovato un modo perché possa continuare ad indossare un velo, ma allo stesso tempo che non sia un ostacolo per uno sport di questo livello”.
La federazione internazionale di arrampicata sportiva (IFSC) non si è opposta all’uso del velo, come ci spiega il delegato tecnico Christophe Billon: “Sappiamo che le donne iraniane sono obbligate ad indossare il velo. Lo accettiamo perché è importante per noi avere degli iraniani nella competizione. Se rifiutassimo la partecipazione di certe atlete solo perché indossano il velo, sarebbe un vero peccato per il nostro sport”.
L’arrampicata sportiva è in lizza per entrare a far parte dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020. La decisione finale arriverà ad agosto, durante le Olimpiadi di Rio de Janeiro.
Christophe Billon, delegato tecnico della IFSC: “Non abbiamo nulla da invidiare alle altre discipline. I nostri atleti si allenano e praticano uno sport vero e proprio. Vogliamo mostrarlo al mondo intero e condividere con tutti la nostra passione per questo sport”.
Il sogno di Elnaz, che paga di tasca sua tutti i viaggi, è poter partecipare alle Olimpiadi. Un sogno non così impossibile.
Elnaz Rekabi: “Faccio tutto il necessario per poter arrivare in cima.Continuerò a mettere tutti i soldi che servono per partecipare alla Coppa del Mondo. Penso che il mio sogno si possa avverare”.