Brasile. Rousseff denuncia il golpe ed assicura che si difenderà di fronte al Senato

A due passi dal perdere il suo incarico a causa della procedura di impeachment, il Presidente del Brasile Dilma Rousseff prende la parola dopo il voto della Camera e ribadisce le sue contro accuse: quello in atto è un vero e proprio golpe contro il Capo dello Stato democraticamente eletto:
“Sono di fronte a un golpe, a un colpo di Stato che si consuma dietro la facciata fasulla di una procedura legale e democratica. Lo scopo è invece il peggiore e più oltraggioso dei crimini contro la persona, l’ingiustizia di condannare chi è innocente” ha detto Rousseff che è accusata di aver rivisto in maniera non costituzionale il bilancio dello Stato per nasconderne il deficit.
Rousseff punta il dito in particolare contro il Presidente della Camera Eduardo Cunha, che ha convalidato l’avvio della procedura sul voto per l’impeachment alla Camera. Ma anche il Vicepresidente Michel Temer, definito un cospiratore e traditore, destinato ad assumere l’incarico ad interim se Rousseff verrà destituita.
“Continuerò a combattere e affronterò l’intero processo ordito ai miei danni, mi difenderò davanti al Senato” ha promesse il Capo dello Stato.
Il rapporto sul procedimento di impeachment è già stato consegnato al Senato che dovrà ora costituire una propria commissione incaricata di decidere se arrivare o meno al voto. La vicenda ha calamitato da mesi l’attenzione dell’opinione pubblica, ormai polarizzata tra gli anti e i pro Dilma Rousseff. E il rischio è che la vera lotta alla corruzione nel Paese passi del tutto in secondo piano.