Brasile: sinistra in piazza per la Rousseff, PT chiede elezioni anticipate

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Di Euronews
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In coincidenza con il "sì" della Camera all'impeachment, governo aumenta salario minimo

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Una minaccia per la democrazia. Nella lotta tra governo e parlamento brasiliani sul procedimento di messa in stato di accusa della presidente, Dilma Rousseff, scendono in campo i sostenitori del partito dei Lavoratori:

“Questo parlamento fascista vuole condurre un colpo di stato contro la democrazia del Brasile. Ma non ci riusciranno – sostiene Maria de Jesus Lima, un’elettrice della Rousseff – Noi resisteremo e lotteremo sempre per la democrazia. La nostra lotta sarà forte in ogni angolo di questo Paese”.

Il Partido de los Trabajadores ha già avviato una raccolta di adesioni alla proposta di elezioni anticipate che comincia ad essere vista con favore anche da alcuni degli altri 25 partiti presenti in parlamento. La sinistra brasiliana non risponde alle accuse di manipolazione dei conti pubblici, ma rilancia denunciando un golpe bianco.

“Non ci arrendiamo. Nessuno si arrenderà – esclama Sandro Ergueira, un giovane sostenitore del PT – La battaglia continua in tutte le sedi e in tutti i modi. Il Brasile continuerà a cambiare e a migliorare con noi”.

In coincidenza con il “sì” della Camera all’impeachment, il governo ha fatto approvare l’aumento del salario minimo. Un tentativo di rinsaldare la base elettorale, in vista del voto in Senato.

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