È l’egiziano Abul-Gheit il nuovo segretario della Lega araba. In teoria un’elezione come tutte le altre dato che non c’erano altri candidati e che
È l’egiziano Abul-Gheit il nuovo segretario della Lega araba. In teoria un’elezione come tutte le altre dato che non c’erano altri candidati e che l’Egitto, che ospita la sede della lega sul suo territorio, ritiene che in qualche modo le spetti di diritto.
In realtà le cose stanno in modo un po’ diverso perché paesi come il Qatar non apprezzano la persona che va a sostituire, per cinque anni, il vecchio segretario Amr Moussa, anche lui egiziano.
Gheit, 73 anni, è uomo legato a vecchi poteri. È stato ministro degli Esteri dal luglio 2004 al marzo 2011, il mese successivo alla caduta del presidente Hosni Mubarak.
A mettersi di traverso contro il nuovo presidente dell’assemblea sono stati soprattutto Qatar e Sudan che rimproverano a Gheit delle dichiarazioni non tenere nei propri confronti. Un’opposizione che ha fatto slittare la votazione fino a quando la consuetudine non ha avuto il sopravvento assieme all’opera di lobbying compiuta dal Cairo per confermarsi alla testa della lega araba.
“Molte sfide attendono il nuovo segretario”, dice il nostro corrispondente, “soprattutto quella di superare le differenze fra gli stati arabi, anche e soprattutto sul terreno”.