Turchia, Erdogan: non accetto la sentenza della Consulta sui giornalisti

Turchia, Erdogan: non accetto la sentenza della Consulta sui giornalisti
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Ha accolto con rabbia la scarcerazione dei giornalisti decisa dalla Corte Costituzionale: il presidente turco Erdogan, in partenza per l’Africa, ha

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Ha accolto con rabbia la scarcerazione dei giornalisti decisa dalla Corte Costituzionale: il presidente turco Erdogan, in partenza per l’Africa, ha commentato la tregua in Siria e la scarcerazione dei due giornalisti, Can Dündar ed Erdem Gül, che lui stesso aveva accusato di violazione del segreto di Stato e appoggio al terrorismo.

Sono stati rilasciati venerdì, il giorno stesso del sessantaduesimo compleanno del Presidente, dopo che la Consulta aveva deciso che i loro diritti erano stati violati, e parlava di violazioni alla libertà d’espressione.

Erdogan non è d’accordo: “La Corte Costituzionale – ha detto il Presidente – può anche aver preso una decisione come questa, devo accoglierla in silenzio. Ma non per questo la devo accettare, non sono d’accordo e non la rispetto”, ha aggiunto, e ha ulteriormente commentato la sentenza dicendo che la vicenda non c’entra nulla con la libertà d’espressione, e che si tratta di un caso di spionaggio.

I due giornalisti, direttore e caporedattore di Cumhurriyet (un giornale vicino all’opposizione), avevano pubblicato un servizio su un carico d’armi spedito dai servizi segreti turchi verso la Siria. Ora attendono a piede libero il processo che inizierà il 25 marzo, e nel quale rischiano l’ergastolo.

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