218 “sì”, 94 “no” e 8 astenuti: il Senato approva la fiducia al governo sulla legge Cirinnà per le unioni civili, la norma ora passa alla Camera
218 “sì”, 94 “no” e 8 astenuti: il Senato approva la fiducia al governo sulla legge Cirinnà per le unioni civili, la norma ora passa alla Camera.
Dal testo originale, dopo un primo tentativo con il cosiddetto emendamento “canguro” sul quale i grillini avevano preannunciato voto contrario (pur rimanendo favorevoli alla norma), è stata esclusa la parte relativa alle adozioni, mentre restano i diritti relativi al permesso di soggiorno per il partner straniero e alle pensioni di reversibilità.
Lo stralcio è stato fatto con un emendamento presentato dal governo, che ha posto la fiducia.
Il dato politico, al di là dell’approvazione della norma, è che al Senato il governo non avrebbe avuto una maggioranza senza i voti determinanti dei senatori di Ala: senza i verdiniani, i voti favorevoli sarebbero stati 155. Forza Italia ha chiesto al Presidente del Consiglio di prenderne atto e salire al Quirinale.