“Questo accordo non allarga le crepe, ma costruisce ponti”: è il Presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, a definire così il
“Questo accordo non allarga le crepe, ma costruisce ponti”: è il Presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, a definire così il compromesso trovato per scongiurare il Brexit. Ma se Cameron ha rivendicato le concessioni ottenute, e ha parlato anche del sistema bancario e del rapporto euro-sterlina, Juncker ha tenuto a smentire che a Londra sia stato concesso alcun diritto di veto o che l’Europa abbia in qualche modo rinunciato a definire l’euro sua unica moneta, come chiedevano i britannici. Il testo dell’accordo in realtà parla di “facilitare la coesistenza tra diverse prospettive”, e ciascuno dei firmatari sembra interpretarlo suo modo.
Ad ogni modo, precisa Juncker, “la zona euro e la City ci servono entrambe forti e questo accordo garantisce un mutuo rispetto tra tutti i Paesi membri, che siano o meno nella zona euro. Ma sopratutto il mercato unico rimane integro”.
Angela Merkel, dal canto suo, sottolinea la diversità di vedute sul futuro dell’integrazione europea:
“Abbiamo opinioni diverse sullo sviluppo futuro dell’Unione europea, questa Unione sempre più stretta non è lo scopo perseguito dai britannici, questa è materia sulla quale noi la vediamo in modo diverso, ma abbiamo avuto quella necessaria flessibilità”, sottolinea la Cancelliera tedesca.