Le cronache e le fonti anonime della polizia hanno parlato di circa 1500 uomini, finora ne sono stati identificati 73.
A circa un mese e mezzo dai fatti di Colonia cominciano ed emergere nuovi elementi sulle aggressioni alle donne nella notte di Capodanno.
Da allora
il numero delle denunce è salito a 1054 ma la matrice è sessuale “solo” in 454 casi, per il resto si tratta di furti e rapine
. La grande maggioranza dei reati sono stati perpetrati tra le 23 e l’una di notte nei pressi della stazione, intorno a mezzanotte l’intervento la polizia ha calmato le acque. Le vittime hanno cominciato a sporgere denuncia a partire dal 3 gennaio continuando per tutto il mese, come emerge dai dati raccolti e dalle interviste alle autorità pubblicate dal quotidiano tedesco di Welt.
Le cronache e le fonti anonime della polizia hanno parlato di circa 1500 uomini, finora ne sono stati identificati 73
. Si tratta in maggioranza di immigrati che già vivevano in Germania o almeno da circa un anno. I sospettati finora provengono da Nord Africa, Marocco, Algeria e Tunisia e solo in sparuti casi dalla Siria o dall’Iraq. ### “Sono immigrati o richiedenti asilo entrati illegalmente nel Paese” secondo il procuratore di Colonia Ulrich Bremmer
. Le indagini sono ancora in corso e le cifre sono parziali, e per ora la specificazione serve ad assolvere i rifugiati a cui la cancelliera Angela Merkel ha aperto le porte sull’onda dell’emergenza: la Germania ne ha accettati un numero record nel 2015, oltre un milione. L’aggressione di massa in stile flashmob ha seminato insicurezza e sconcerto in tutta Europa, oltre ad aprire la strada a manipolazioni e criminalizzazioni dei rifugiati, additati da subito come i risponsabili.
Sul “Caso Colonia” che ha colpito al cuore la politica di accoglienza tedesca restano molti interrogativi e un dato di fatto: la popolarità della cancelliera è colata a picco, a vantaggio della destra populista.
Le amministrative del 13 Marzo saranno un test delicato per la Merkel
, che secondo un recente sodaggio commissionato dal settimanale Focus, proprio per l’apertura ai rifugiati, si ritrova contro circa il 40% dell’opinione pubblica. #### Fonti di stampa