Canada: "non bombarderemo più Daesh, non serve"

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Di Alberto De Filippis
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“Stop ai raid aerei contro Isil in Siria e in Iraq”. A dirlo il primo ministro canadese, Justin Trudeau, che ha spiegato come gli attacchi aerei

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“Stop ai raid aerei contro Isil in Siria e in Iraq”. A dirlo il primo ministro canadese, Justin Trudeau, che ha spiegato come gli attacchi aerei svolti con le forze della coalizione non andranno oltre il 22 febbraio.

Il Canada ha pagato un tributo molto alto in termini di propri effettivi morti in Afghanistan, per questo l’opinione pubblica è sensibile alle missioni militari all’estero. Il governo si dice convinto che “le operazioni aeree non costruiscano la stabilità a lungo termine”.

Ha detto Trudeau: “Daesh vorrebbe che lo vedessimo come una minaccia al nostro modo di vivere e alla nostra civiltà. Ma sappiamo che il Canada è forte, più forte della minaccia posta da un gruppo di delinquenti che stanno terrorizzando una delle popolazioni più vulnerabili del pianeta. Chiamateci vecchio stile, ma noi eviteremo di fare ciò che il nemico ci chiede”.

Trudeau ha specificato che sarà più che triplicato il numero di militari delle forze speciali destinati all’addestramento delle forze armate irachene e che passeranno quindi da 69 a 230.

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