Dice di aver agito nel nome di Allah e dell’Isil il quindicenne curdo che a Marsiglia ha aggredito un insegnante ebreo, ferendolo a un braccio e una
Dice di aver agito nel nome di Allah e dell’Isil il quindicenne curdo che a Marsiglia ha aggredito un insegnante ebreo, ferendolo a un braccio e una spalla con un machete. Il ragazzo, fermato poco dopo, aveva anche un coltello che, dice, doveva servire per colpire gli agenti. La rivendicazione è stata fatta dopo il fermo, non al momento dell’aggressione.