Società di calcio a 5 femminile chiude per minacce, probabilmente di 'Ndrangheta

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È accaduto a Locri, in Calabria, territorio funestato dalla presenza criminale, dove la società e i suoi tesserati sono stati fatti oggetto di

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È accaduto a Locri, in Calabria, territorio funestato dalla presenza criminale, dove la società e i suoi tesserati sono stati fatti oggetto di continue intimidazioni fino a quando il presidente, Ferdinando Armeni, non ha deciso di gettare la spugna:

Le sue parole: “Nello sportello posteriore, dove solitamente ci sta la bambina, c’era scritto al termine di questa frase: ‘solitamente in questo posto chi si siede?’ (…) Alcune ragazze sono state avvicinate per strada, in un momento libero, da tre persone. Ora io che ne so che questi tre erano tre che volevano fare gli splendidi con tre ragazze, o erano persone che avevano altre mire? Cioè non posso vivere nel terrore, nella paura che succede qualcosa a qualcuno”.

Ancora non si conoscono i motivi di queste minacce. L’ultima partita, il 20 dicembre, le giocatrici l’hanno vinta 7 a 0 contro le pugliesi del Salinis. Meno di una settimana dopo è arrivata la doccia fredda.

È giunta la solidarietà di Federazione e semplici cittadini, le forze dell’ordine promettono di indagare, ma, almeno per ora in quella terra sfortunata, hanno di nuovo vinto i cattivi.

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