Siria: Mosca e Doha vogliono "costringere" opposizione e regime a parlarsi

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Di Alberto De Filippis
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Russia e Qatar promettono di collaborare assieme in Siria e incoraggiano l’opposizione democratica al presidente Bashar al Assad a sedersi attorno a

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Russia e Qatar promettono di collaborare assieme in Siria e incoraggiano l’opposizione democratica al presidente Bashar al Assad a sedersi attorno a un tavolo.

Mosca però, non intende far venire meno il suo appoggio al regime, mentre il Qatar considera Damasco ancora un avversario. Per cercare di limare le differenze i ministri degli esteri dei due paesi si sono riuniti nella capitale russa.

Dichiarazioni distensive da ambo le parti, ma sembra che su alcuni punti il dialogo resti fra sordi: “Al termine dei colloqui”, ha detto Lavrov, “ci siamo messi d’accordo perché una delegazione dell’opposizione sia formata per discutere col governo siriano. Non vi darò però ulteriori dettagli”.

Doha continua ad accusare di crimini contro l’umanità. “Circa i gruppi di opposizione”, ha detto l’omologo qatariota, “non vogliamo fare classifiche, vogliamo solo capire le motivazioni di questi gruppi”.

Come a dire che il Qatar rifiuta di considerare tutti i gruppi di opposizione siriani come degni di trattare. Questo mentre Mosca è accusata di operazioni contro la popolazione civile e contro ospedali. Una struttura sanitaria sarebbe stata bombardata ad Aleppo. Almeno 11 le vittime. Le uniche immagini sono quelle di alcuni attivisti, ma non ci sono altre fonti che possano sostenere le accuse contro i russi.

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