Il presidente turco Erdogan assicura una "combatteremo il PKK fino alla fine"

Continua il pugno di ferro del governo turco di Erdogan nella regione del sud est del paese a maggioranza curda. La repressione dei militanti del PKK, che Ankara definisce terroristi, ha provocato tra le forze curde oltre 165 vittime, tra cui 24 civili.
Gli incidenti più gravi si sono registrati nelle città di Cizre e Silopi dove l’esercito turco ha imposto un coprifuoco di 24 ore. A Dyarbakir l’esplosione di una bomba piazzata a un posto di blocco ha ucciso un soldato turco e ferito altri 6. Un’atmosfera di guerra che Ankara assicura non sarà breve.
“La lotta contro l’organizzazione terroristica separatista – ha dichiarato il presidente Recep Tayyip – continuerà senza esitazioni”.
L’offensiva dei militari turchi prosegue da oltre una settimana.Tutta la regione del sud est è sotto assedio. A Dyarbakir anche le manifestazioni pacifiche sono state violentemente represse. Una tensione crescente che negli ultimi mesi ha provocato la fuga dalla regione di almeno 200 mila civili.