Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Usa. Dibattito fra aspiranti candidati repubblicani. Tutti contro Trump

Usa. Dibattito fra aspiranti candidati repubblicani. Tutti contro Trump
Diritti d'autore 
Di Lilia Rotoloni
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Copied

A Las Vegas gli sfidanti non riescono neanche a spettinare il re del mattone, al 41% delle preferenze

PUBBLICITÀ

Chi può battere Donald Trump…Malgrado i toni truculenti, il dibattito televisivo di martedì sera, a Las Vegas, fra tutti i pretendenti all’investitura repubblicana non cambia la situazione.

Il candidato che l’apparato del Grand old party non vuole, vola nei sondaggi con il 41% delle preferenze.

Un abisso di quasi 30 punti

Fra i suoi sfidanti quello che sta messo meglio è Ted Cruz che, malgrado il sostegno del movimento libertariano e dei Tea parties, resta al 14%.

Si vedrà se il Partito repubblicano corrererà il rischio di escludere Trump. Lui aveva fatto filtrare la notizia secondo cui, in caso di esclusione, avrebbe potuto anche decidere di correre da indipendente – ha soldi a sufficienza per farlo – ma, stando alle ultime, l’idea non sarebbe più d’attualità.

Trump non cade di sella

Ieri sera i cavalli repubblicani ce l’hanno messa tutta per disarcionare l’imprenditore miliardario. Per esempio Jeb Bush , grande pedigree, fratello e figlio di ex presidenti, nonché ex governatore della Florida:

*Donald è bravissimo nel ribattere, ma è un candidato che semina il caos e farebbe lo stesso da presidente. Se diventasse comandante in capo non potrebbe garantire la sicurezza del paese.*

Dibattito televisivo repubblicani, #Bush attacca #Trump: 'Proposta su musulmani non è seria'
https://t.co/QU5y0lVlBw

— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) 16 Dicembre 2015

Pare un colpo da knock-out, ma è il povero Bush a finire al tappeto, vittima di una delle proverbiali repliche di Trump:

*Jeb non pensa davvero che io sia pazzo. Lo dice solo perché la sua campagna è un fallimento. È un disastro completo, a nessuno importa di lui.*

Trump's intense, unadorned, genuine hatred for Jeb Bush is invariably entertaining. More of that…

— Glenn Greenwald (@ggreenwald) 16 Dicembre 2015

In definitiva l’unica donna candidata, Carly Fiorina, ex numero uno di Hewlett-Packard, la sola riuscita a sfuggire al completo blu cravatta rossa d’ordinanza, è anche l’unica ad emergere un po’, con questo intervento sull’antiterrorismo:

Le procedure in vigore dall’11 settembre sono del tutto inadeguate. Il Dipartimento per la sicurezza interna controlla la popolazione verificando i siti dei terroristi o sospetti tali. Eppure, sappiamo che l’Isil non recluta attraverso questi siti, quindi siamo con le mani legate. E poi ci dicono: no, non possiamo controllare i loro social media. Per amor del Cielo, ogni genitore in America controlla i social media e ogni datore di lavoro lo fa, ma il nostro governo dice che non lo può fare.

.CarlyFiorina</a> channels the "Iron Lady." <a href="https://t.co/xEaPh1tV7h">https://t.co/xEaPh1tV7h</a></p>&mdash; The Washington Times (WashTimes) 16 Dicembre 2015

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Blitz anti-immigrati in fabbrica Hyundai in Georgia: tensione tra Usa e Corea del Sud

Tensione tra Stati Uniti e Venezuela, Maduro invita Trump al dialogo per evitare una escalation

A novembre 600mila rifugiati venezuelani rischiano l'espulsione dagli Usa