Guardia di frontiera europea, il piano della Commissione Ue presentato all'Europarlamento

Guardia di frontiera europea, il piano della Commissione Ue presentato all'Europarlamento
Di Arianna Sgammotta Agenzie:  MARGHERITA SFORZA
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Controlli sistematici su chi entra ed esce dai confini europei e la creazione di una nuova agenzia cui sarà affidata la gestione della nascente

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Controlli sistematici su chi entra ed esce dai confini europei e la creazione di una nuova agenzia cui sarà affidata la gestione della nascente guardia di frontiera europea. E’ stato svelato a Strasburgo il pinao della Commissione europea per proteggere l’area Schengen.

Ad oggi il punto a creare maggiori malumori è la possibilità per il nuovo corpo di frontiera di entrare in azione anche contro il volere degli stati i cui confini sono anche quelli esterni dell’Europa.

Come chiarito dal Commissario Dimitris Avramopoulos:“Laddove saranno riscontrate mancanze da parte dei singoli Paesi, la Commissione d’accordo con gli altri Stati membri potrà adottare una decisione con la quale pone di fatto sotto il controllo della guardia di frontiera europea un certo territorio”.

Per essere a regime il nuovo organismo avrà bisogno di nuovi fondi in grado di sostenere l’assunzione di 1500 guardie di frontiera. 322 i milioni di euro previsti per il 2016 e il 2020.

Cresce intanto tra gli eurodeputati un certo scetticismo, soprattutto tra quelli i cui Paesi saranno maggiormente coinvolti dal piano.

“L’Italia valuta positivamente la proposta. Abbiamo tutto da guadagnare” ha commentato Patrizia Toia “ Soprattutto se l’assunzione di questo problema diventa di fatto europeo. Ma se si fa solo un pezzo della politica dell’immigrazione si creano più contraddizioni che soluzioni. Dobbiamo mettere in atto anche i piani per l’accoglienza comune e si deve procedere con i ricollocamenti”.

Alla nuova agenzia europea spetteranno anche la raccolta delle impronte digitali dei migranti in arrivo e le operazioni di rimpatrio.

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