Trattative serrate alla conferenza sul clima di Parigi. Venerdì si chiude, il problema restano i soldi

A Parigi siamo all’ennesima versione del progetto di accordo e ormai il tempo stringe: il documento sul clima deve essere approvato entro venerdì.
Alla Conferenza Onu sul riscaldamento climatico il Segretario generale delle Nazioni unite Ban Ki-moon si fa spiegare dal padrone di casa, il ministro degli esteri francese Laurent Fabius, a che punto è il negoziato.
In diplomatichese Fabius dice che nel testo restano opzioni ancora aperte. Tradotto significa che i paesi litigano ancora. Le 29 pagine sono ancora troppo piene di parentesi, ossia punti di disaccordo.
Il problema sono sempre i soldi
È ora di far suonare la sveglia , avvertono gli ambientalisti: dopo 10 giorni di discussione i punti critici rimangono sempre quelli: il finanziamento della conversione verde dell’economia, le compensazioni per i paesi più minacciati e il tetto verso cui puntare: più un grado e mezzo o più due gradi di riscaldamento globale.
Lilia Rotoloni