Per Scotland Yard l’aggressione da parte di un giovane armato con un coltello nella metro di Londra è un atto di terrorismo. Sabato sera, alla
Per Scotland Yard l’aggressione da parte di un giovane armato con un coltello nella metro di Londra è un atto di terrorismo. Sabato sera, alla fermata di Leytonstone, nel nord est della capitale britannica un giovane ha tentato di sgozzare un passeggero. Avrebbe urlato: “Questo è per la Siria”. Un uomo di 56 anni risulta gravemente ferito, ma non è in pericolo di vita.
Il sospettato, un 29enne, ha continuato ad inveire minacciando altri passeggeri per lunghi minuti. È stato neutralizzato dalla polizia con un Taser, una pistola a impulsi elettrici, ed è stato portato via.
In uno dei filmati ripresi dai pendolari, un passante dice: “Non sei un musulmano, fratello, non sei un vero musulmano”.
“Ho rivolto lo sguardo e ho visto un ragazzo rannicchiato sul pavimento dietro le barriere e un altro ragazzo che brandiva un coltello – racconta Michael Garcia, un testimone oculare – Era una lama piccola, lunga circa sette centimetri e lui urlava ‘Andate avanti, correte, correte’. C’erano delle persone che volevano aiutare il giovane ferito, ma l’altro rimaneva in piedi accanto a lui con il coltello in mano”.
L’incidente Leytonstone traccia un parallelo con l’assassinio del soldato britannico, Lee Rigby, nel maggio 2013, ucciso e decapitato da due giovani convertiti all’islam.
In Gran Bretagna il livello di allerta resta alto e l’ipotesi di un attacco è considerata altamente probabile dopo che nei giorni scorsi il Parlamento britannico ha autorizzato il governo ad effettuare raid aerei contro l’Isil in Siria.