La giornata conclusiva del Grand Slam di Tokyo ha confermato lo strapotere del Giappone nel judo. Gli atleti di casa hanno conquistato quattro delle
La giornata conclusiva del Grand Slam di Tokyo ha confermato lo strapotere del Giappone nel judo. Gli atleti di casa hanno conquistato quattro delle cinque medaglie d’oro in palio. Nelle 14 finali disputate nella tre giorni che ha chiuso la stagione i judoka giapponesi si sono lasciati scappare l’oro solo in tre occasioni. Un dominio quasi totale.
Una delle quattro vittorie giapponesi dell’ultima giornata è arrivata nella finale femminile della categoria sopra i 78 chilogrammi. Protagonista Inamori Nami che ha battuto la cubana Idalys Ortiz, campionessa olimpica in carica. La giapponese è riuscita a immobilizzare l’avversaria, ottenendo così l’ippon.
L’unica vittoria non giapponese è arrivata nella finale femminile sotto i 78 chilogrammi. L’oro è andato alla statunitense Kayla Harrison, campionessa olimpica della categoria, che ha piegato la resistenza dell’olandese Guusje Steenhuis dopo una finale molto equilibrata. A decidere il combattimento lo yuko realizzato dall’americana con un o-uchi-gari a sei secondi dal termine.
Il Grand Slam di Tokyo ha chiuso una stagione di grande qualità, trampolino di lancio ideale verso le Olimpiadi di Rio. Per gli atelti è il momento di riposare prima di tornare sul tatami a L’Havana a fine gennaio, quando il Grand Prix di Cuba aprirà la nuova stagione.